la famiglia è una delle colonne portanti della vita

La famiglia è una delle colonne portanti della vita.

 

Spesso è proprio questa, con le sue idee, abitudini e tradizioni, a forgiare il carattere, i comportamenti e il valore di ogni persona. Ne è convinta Teresa.

Una donna 77enne, forte e determinata, dalle idee chiare e sicura di sé che oggi nel riavvolgere il nastro della sua vita rimarca i suoi tre punti cardini: famiglia, figli, dignità. Una donna che davanti alla malattia, 14 anni fa, si è posta una sola domanda: “Come faranno i miei figli a crescere senza di me?”. 

Teresa è moglie e mamma di quattro figli, nati dal matrimonio con Vincenzo, che ha conosciuto ed affrontato il cancro con la forza e determinazione che solo una mamma può avere. Una donna già provata che aveva conosciuto la sofferenza a seguito di un intervento alla schiena, “un’ernia premeva sul nervo sciatico. A seguito dell’intervento andava sempre peggio fino a diagnosticarmi, dopo lunghe ricerche e consultazioni sui libri di letteratura medica da parte dei medici, un’infezione al disco ferrato e la prognosi sarebbe stata una degenza dai 6 agli 8 mesi a letto. L’intensità del dolore sarebbe stato il metro di guarigione. Sono stati mesi abbastanza duri. Ho conosciuto e toccato con mano la disperazione, l’impossibilità di non essere più la donna indipendente che ero”.

Teresa ha sempre lottato per la sua indipendenza sin da piccola, in tutto e per tutto. Donna integerrima a livello lavorativo e sempre con degli obiettivi ben precisi. Obiettivi che ancora una volta aveva deciso di perseguire: rimettersi in piedi: “Ad un certo punto il problema era diventato mentale e ricordo le parole del dottore che mi disse: Il medico della sua malattia è lei”. 

Cosi pian piano Teresa con la forza di volontà che da sempre la contraddistingue si è ripresa la sua quotidianità fatta di famiglia, figli, lavoro fin quando la vita, nuovamente, l’ha messa alla prova. 

“Era una domenica mattina – ricorda – Eravamo soliti trascorrerla insieme a mia sorella e la sua famiglia. Ero in cucina, dovevo iniziare a preparare il pranzo ma non mi sono sentita di farlo. Io ho una soglia del dolore molto alta e non averlo fatto fece allarmare i miei famigliari. Era qualche giorno che non stavo bene, avevo dolori costanti allo stomaco. Il medico di base mi disse che probabilmente i dolori erano dovuti a delle verdure che avevo mangiato. I dolori non passavano, anzi. Mio marito contattò un altro medico e cominciò, quindi, una serie di analisi e approfondimenti tra cui la tac”. 

Arrivò il responso, tumore al colon. Portata in ospedale è stata operata subito. “Ho avuto più paura dell’infezione alla schiena che del tumore. Ho sempre pensato ad un qualcosa di passeggero, tutto inizia e finisce. Questa volta non dipendeva da me il finale”.

Una partita alla pari, Teresa e la sua forza di combattimento da una parte e la malvagità del tumore dall’altra. “Ho trovato una grande forza: i miei figli e mio marito. Ho pensato che mai e poi mai avrei dovuto mollare perché non potevo lasciarli, non potevo dargli questo dolore immenso”. Teresa, donna forte dallo sguardo determinato, non ha mai lasciato soli i suoi figli: “Sempre insieme, in vacanza si andava tutti”. Neanche quando aveva deciso di accettare un posto di lavoro a Torino, a chilometri di distanza da casa, ha lasciato la figlia: “All’epoca era appena diventata mamma, l’ho portata con me”. 

Mai perdere la speranza, una parte dipende da noi e una dal destino. Lottare sempre. “Il post intervento non è stato per nulla facile. L’intervento durò diverse ore, ricordo il volto dei miei familiari appena mi sono svegliata dall’anestesia. Erano con me. Per un semestre ho fatto le terapie, ho faticato fisicamente per le conseguenze della chemio, poi sono andate scemando e a tutt’oggi faccio i controlli necessari”.

E a chi le chiede oggi come affrontare una fase così dolorosa come la malattia, Teresa non ha dubbi:

“Non lasciare nulla al caso e niente di intentato. Io sono contenta della mia vita, non posso lamentarmi”.

 

Nonostante le mille difficoltà affrontate, tra cui la morte del marito nel 2014, Teresa si lascia alle spalle l’enorme montagna che ha superato e la certezza che ogni giorno che passa è un giorno di vita, di opportunità e di momenti vissuti. Oggi chiede solo una cosa alla vita: la serenità. Una parola che racchiude tutto. 

Natia Malaspina
Giornalista

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