Se si dovesse definire in maniera generale il sentimento dell’amicizia si potrebbe definirlo come una relazione tra due o più persone, accompagnata da un sentimento di fedeltà. Un rapporto basato sul rispetto, sulla sincerità, fiducia, stima, disponibilità e affetto gli uni verso gli altri. In tutte le culture, filosofie e religioni l’Amicizia è un sentimento antico come la storia delle civiltà. Molti furono gli scrittori, i filosofi, teologi e così via, che cercarono di dare una definizione specifica a questo tipo di relazione umana e spiegarne dettagliatamente le sensazioni e i sentimenti che si provano. Ma nessuno può, ancora a tutt’oggi, spiegare esattamente una definizione globale della parola Amicizia. Ci sono amicizie date solo dalla condizione di simpatia e di affetto tra due persone, oppure semplicemente viene definita amicizia anche la sola conoscenza tra due individui che provano stima reciproca. A differenza dei rapporti parentali che non si scelgono e in similitudine con il rapporto di coppia, noi scegliamo chi vogliamo come amico e lo facciamo in base ai criteri indicati precedentemente.
Marco Tullio Cicerone, scrittore dell’epoca Romana, in una delle sue ultime opere “Laelius De Amicitia” dedicato a Tito Pomponio Attico, scrisse:
Lidia Papisca
Presidente Associazione Grace
“Nulla è tanto adatto alla natura umana e tanto conforme sia alla buona che alla cattiva sorte. Chi osserva un vero amico, osserva l’immagine di sè stesso”.Secondo il filosofo Greco ci sono tre tipi di amicizie: quella fondata sull’utile, quella basata sul piacere e quella incentrata sulla virtù, che è l’unica forma di amicizia vera e duratura ma assai rara. Egli stesso scrive:
“Si decide in fretta di essere amici, ma l’amicizia è un frutto che matura lentamente.”Oggi sentiamo sempre di più, tantissima gente che lamenta l’assenza di un vero amico e molto spesso leggo di ragazzi o persone adulte che hanno vissuto esperienze traumatiche e dolorose in questo tipo di relazione. Quando questo accade è un momento di grave sconforto e di grande dolore nella persona, direi, pari alla fine di un amore o addirittura alla perdita di una persona cara. Nella maggior parte dei casi, quando questo succede è perché idealizziamo e conformiamo in base alle nostre necessità ogni tipo di relazione. Soprattutto ai nostri tempi dove il concetto vero di amicizia viene offuscato dai rapporti virtuali che hanno ben poco in termini di sensazioni, comunicazione e condivisione esperienziale. Il consumismo veloce e rapido di tutti i rapporti umani al giorno d’oggi, non ci permette di vivere intensamente le nostre relazioni…nel bene e nel male. La verità è che chiunque abbia conosciuto la Vera Amicizia sa che l’empatia e la sensazione di benessere sono i primi segni che noi proviamo, cosi come la sensazione di trovarsi a proprio agio con la persona che riconosciamo Amica e che nulla ha a che vedere con la propria necessità di essere umano. Questo non significa che durante il nostro percorso non si possano avere amicizie di diversa natura e di uguale affettività, ma semplicemente che ci sono legami di amicizia che trascendono qualsiasi tipo di condizione animica e umana, e che rendono il rapporto speciale e indissolubile. Si vivono diverse esperienze amichevoli, e come tutte le relazioni, possono essere di breve durata oppure rimanere nella nostra vita per sempre. Mettersi in gioco in qualsiasi relazione umana comporta un rischio, è un richiamo istintivo, necessita di una grande quantità di fiducia e un forte carica energetica. Il rischio è che se la relazione va male si va incontro alla delusione e ci vuole tempo per metabolizzare la sofferenza di una sconfitta sentimentale di qualsiasi natura essa sia. Ma quando questo succede è importante fare in modo che dopo il processo di metabolizzazione si riesca a raccogliere il positivo e lasciare fuori il negativo per evitare che quell’esperienza possa in qualche maniera essere trascinata nel futuro e in qualche modo compromettere le nostre scelte prossime. In altre parole, bisogna conservare memorie positive, lasciare andare ciò che era predestinato per noi in quel tempo della nostra vita senza serbare sentimenti di colpa o di rabbia che certamente generano squilibri esistenziali. Insomma essere comprensivi con noi stessi. D’altronde ogni esperienza c’ insegna … persino quella negativa. Grace e io siamo diventate amiche da subito e lo siamo ancora, perché, come scrisse Aristotele:
“L’amicizia è una sola anima che abita in due corpi, un cuore che batte in due anime”… e il suo cuore batte ancora nel mio!Nulla può distruggere l’amicizia quando è vera e reale, niente può allontanarti da chi ami così profondamente. Abbiamo trascorso anni per costruire il nostro rapporto di fiducia ma ci siamo rispettate e amate dal primo momento in cui ci siamo guardate negli occhi. Sapevamo di ESSERCI a prescindere dal tempo e le distanze. La condivisione era importantissima per noi … ogni episodio della nostra vita, ogni cosa vissuta era Nostra. A volte avevamo l’impressione di sapere più dell’altra, che di noi stesse. Non c’era giudizio tra di noi e neppure consigli, ci raccontavamo, sapevamo già cosa stesse pensando l’altra e quale sarebbe stata la frase che sarebbe sopraggiunta, tanto da ridere con gusto ogni volta che esprimevamo a voce, nello stesso momento, lo stesso pensiero. Quanta Bellezza c’era in noi, quanta gioia…non ci siamo mai sentite sole. Neppure difronte alle difficoltà della vita. Tutto era divisibile al 50%. Il suo peso diventava il mio e il mio diventava il suo. Ciò nonostante non abbiamo mai invaso la Vita dell’altra, ma rispettavamo gli spazi della nostra vita.Quando sopraggiungeva un momento difficile si faceva leva a tutta la nostra ironia, rendevamo Grazia anche alle giornate più complicate e difficili, cercando il lato comico di ogni situazione. Ricordo ancora le sue parole quando mi vedeva arrivare: “Ciao mio raggio di Sole, mi illumini e mi riscaldi il cuore”. E così è stato durante la battaglia contro la malattia. La mia forza era diventata la nostra, avevamo firmato un tacito accordo e lei si lasciava trasportare dalla mia energia e dalla mia allegria come una bambina. L’aiutavo a non pensare e a vedere le cose come nessuno poteva riuscirci… con spensieratezza! Un giorno mi disse: “…appena sento suonare il campanello della porta il mio umore cambia e quando arrivi è sempre festa. Sei la mia allegria con la tua faccia buffa. Come faccio a non ridere?”. Sento ancora il suono delle sue risate quando la rimproveravo di essere sempre in ritardo o quando diventava capricciosa come il gusto della pizza che detestava. Ancora oggi mi ritrovo a fare quelle facce davanti allo specchio, chiudo gli occhi e ritrovo la sua immagine che ride… Questa è Amicizia …quella vera… Quando il suo sorriso vale più del tuo e saresti disposta a darle anche la luna pur di vederla piena di gioia. Quando non sopporti vederla piangere perché il suo dolore fa parte anche di te. Quando potrebbe confidarti qualsiasi cosa perché non la tradiresti per nessun motivo al mondo. Quando non conosci il giudizio nei suoi confronti, né tantomeno conosci opinioni o pareri, ma vuoi solo capirla e comprenderla. Quando rispetti il suo silenzio e non sei invadente perché quello è il “suo” momento. Quando qualsiasi decisione prende è quella giusta anche per te. Quando nel bene e nel male tu ci sei. Quando hai la certezza assoluta che non ci sarà mai fine a Voi. Un giorno, durante una delle nostre passeggiate in spiaggia, si sedette su un masso e mi disse: “Sento che non c’è divisione e non esiste tempo quando stiamo insieme. Siamo e saremo sempre una cosa sola vero? Per l’eternità?… Vero?” Capii che non era una risposta che cercava, ma una promessa. Cosi puntai il dito verso l’orizzonte del mare e le risposi: “Per l’eternità Grace, noi non finiremo mai di esistere!” Ho diverse amiche per la quale nutro lo stesso affetto e per cui darei le stesse cose. Ogni relazione che vivo, degna di essere tale è Sacra, ovviamente questo non preclude il fatto che sia immune dalle delusioni. Ma che importa? Ciò che davvero conta è AMARE, DARE, PERDONARE come un Grande Uomo ci ha insegnato: “AMA IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO” Tutto il resto è solo lo scorrere di un tempo vuoto e senza senso…
Lidia Papisca
Presidente Associazione Grace