energia e movimento

“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”, Bisogna pregare affinchè ci sia una mente sana in un corpo sano, il concetto non è una novità , la frase è di Giovenale che la inserisce nelle sue “Satire” scritte nel I secolo d.c.

“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”, Bisogna pregare affinchè ci sia una mente sana in un corpo sano, il concetto non è una novità , la frase è di Giovenale che la inserisce nelle sue “Satire” scritte nel I secolo d.c.

Una diagnosi di cancro è una ferita profonda, può far perdere l’equilibrio. La terapia che ne segue incide sul corpo oltreché sulla psiche. La parola futuro diventa materica e vischiosa. Tutto è difficile se il corpo non ha l’efficienza alla quale si è abituati e sembra di respirare fango, ma qualcosa si può fare per alleviare gli aspetti negativi delle terapie e riattivare fiducia e capacità fisiche.

Recenti ricerche di PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) hanno individuato alcuni meccanismi coinvolti nell’ attività fisica: il blocco di attivazione di stress, la riduzione dei fenomeni infiammatori, la stimolazione delle difese immunitarie, l’attivazione del sistema linfatico, tutti fattori molto importanti per concorrere al riacquisto del senso della cenestesi, ossia lo star bene dentro al proprio corpo. Quest’ultimo conduce al superamento del prezzo emotivo, psicologico ed energetico che la diagnosi di tumore pretende: paura, rabbia, depressione, instabilità e tutta una serie di emozioni mai provate che si ripercuotono su tutti gli aspetti della vita, inclusi i rapporti umani.

Un aspetto fondamentale del movimento è rappresentato dal respirare correttamente, una cosa che tutti sanno fare sin dalla nascita, ma che pochi sanno compiere senza errori. In questo ci può aiutare attingere al PRANAYAMA ove lo yoga è utilissimo a coniugare mente e corpo.

Respirare correttamente calma, rilassa, aumenta la concentrazione, libera la mente, aumenta la capacità di sopportazione e la resistenza al dolore. Coniugando un’adeguata attività fisica, da concordare col proprio medico oncologo e da modulare a seconda della fase della terapia in cui ci si trova, una respirazione ben fatta può ossigenare meglio tutte le cellule del corpo e quindi ingenerare una benefica azione purificatrice.

Rispetto al tumore, il beneficio di una corretta attività fisica, oltre a ridurre gli effetti collaterali quali nausea, fatica, atrofia muscolare, sudorazione, ridurrebbe il rischio di sviluppare una recidiva.

È bene che l’attività tenga sempre conto di queste semplici regole:

  • Fare attività fisica solo fin quando ci si sente bene. • Interrompere l’allenamento in caso si avvertano dolori. • Non esagerare mai, non sviluppare ambizioni eccessive e fuori luogo. • Allenarsi meno intensamente ma più a lungo. • Fare delle pause durante l’allenamento per permettere all’organismo di riprendersi. • Se sono state prescritte le calze a compressione, andranno indossate anche durante l’allenamento. • Bere sempre a sufficienza durante e dopo l’attività fisica, preferibilmente acqua, tè o succhi di frutta diluiti.

Che si preferisca partecipare ad un gruppo sportivo o ad un programma di attività fisica individuale, l’importante è inondare il proprio corpo di ENERGIA con il MOVIMENTO.

Dott.ssa Fabrizia Ghione
Farmacista, Dietista, Istruttrice ASI

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